Il Metodo Feldenkrais® gode di crescente considerazione in ambito scientifico.
Tale approccio si fonda sul concetto di “neuroplasticità”, ossia la capacità del cervello di creare nuove connessioni neuronali e di cambiare sé stesso: questo ci insegna che non siamo “fissati” una volta per tutte, ma che possiamo cambiare e migliorare le nostre funzioni, anche in caso di malattie, incidenti, limitazioni di diversa natura. Tale possibilità è stata evidenziata, tra tutti, dal Prof. Michael Merzenich1 nel suo libro “Soft Wired”, San Francisco, 2013, Parnassus Publishing LLC.
psichiatra ricercatore alla Columbia University e all’Università di Toronto e saggista noto a livello mondiale, nella sua più recente panoramica sulle terapie che curano il cervello -“Le guarigioni del cervello" ed. in Italia nel 2015 da Ponte alle Grazie, pagg. 520 s.s. - dedica due capitoli ai successi medici e neurologici del metodo Feldenkrais® nel percorso di rieducazione dei bambini affetti da una qualche disabilità.
Il link www.iffresearchjournal.org conduce alle pagine scientifiche della Federazione internazionale Feldenkrais®, riferimento della comunità Feldenkrais®.
Si cita, al riguardo, anche quanto affermato dal Prof. Dr. Gerald Hüther, Neurobiologo e capo del reparto Neurobiologische Grundlagenforschung della clinica psichiatrica dell’Università di Gottinga: “Come dimostrano i più recenti risultati della ricerca sul cervello, le esperienze vengono sempre radicate a livello cognitivo, emotivo e fisico contemporaneamente sotto forma di corrispondenti modelli di reazione (pensiero, emozione, corpo) e sono intrinsecamente legati (embodiment). Pertanto, ogni tentativo successivo di migliorare la capacità umana di gestire e combattere lo stress mediante programmi di perfezionamento a livello cognitivo sarà inesorabilmente destinato a fallire, se non vengono contemporaneamente integrati i livelli emotivo e fisico. Un procedimento rivelatosi particolarmente idoneo a tal fine – essendo già impiegato con successo nella pratica da oltre 10 anni – è il Metodo Feldenkrais®.
In un recente articolo apparso il 21 novembre 2017 su Repubblica, a cura di Irma D’Aria “Una seduta di Feldenkrais® e passa il mal di schiena, Alcuni ospedali hanno adottato questo metodo che aiuta a combattere il dolore cronico senza farmaci”, viene descritto così il metodo: “Può servire agli sportivi per migliorare le loro prestazioni, agli attori, per conoscere e sfruttare tutte le potenzialità del corpo, ma anche alle persone comuni, che desiderano imparare a muoversi meglio, con maggiore scioltezza e coordinazione, oppure a chi soffre di rigidità muscolari, mal di schiena, lombosciatalgie, problemi motori e della colonna vertebrale - spiega Turino - è utile nelle riabilitazioni fisiche e psicologiche, nella rieducazione di bambini con problemi di vario tipo e per aiutare l'anziano a non irrigidirsi". Inoltre non ci sono controindicazioni.”.
In ordine alla scientificità del metodo la cronista così prosegue: “Che non si tratti di metodi alternativi e New Age è dimostrato anche dal fatto che qualche studio scientifico esiste. E anzi nel 2015 è stata pubblicata sulla rivista Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine1 una revisione di oltre 120 studi sull'efficacia del metodo: "Ne è emerso che i risultati del Feldenkrais® sono molto promettenti in vari campi, sia nella gestione del dolore cronico ma anche per problemi di equilibrio in soggetti a rischio di caduta come gli anziani" spiega Silvia Sterzi, docente ordinario di medicina fisica e riabilitazione dell'università Campus Bio-Medico di Roma.” La cronista, poi, evidenzia come il metodo sia già attualmente in uso in ben tre ospedali italiani: “IL FELDENKRAIS® IN OSPEDALE Un'efficacia che al Campus Bio-Medico stanno testando già da anni sui pazienti. "Nel nostro ambulatorio di medicina fisica e riabilitativa – prosegue Sterzi – abbiamo introdotto il metodo Feldenkrais® come vero e proprio trattamento di riabilitazione per i pazienti che hanno problemi di lombalgia o un assetto posturale che può creare dolore cronico come la classica cervicale o il dolore alle spalle". Due volte a settimana questi pazienti possono seguire le lezioni che sono a pagamento (ma ad un prezzo 'sociale'). "I primi risultati si vedono già nelle prime sedute - continua - perché si mette in atto un apprendimento corporeo per cui le persone imparano a gestirsi e a muoversi in modo giusto". I RISULTATI SONO IMMEDIATI "Mediamente si fanno una decina di sedute individuali ma nella nostra esperienza abbiamo visto che le persone si iscrivono per tutto l'anno perché sperimentano che è un ottimo sistema per tenere le articolazioni in ordine" conclude Sterzi, che ora sta sperimentando il metodo anche sui disturbi dell'equilibrio tipici degli anziani. Il metodo Feldenkrais® è stato introdotto anche presso l'ospedale San Camillo-Forlanini di Roma per il trattamento della cervicalgia e della lombalgia. Inoltre, presso l'ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli di Palermo qualche mese fa è partito uno studio su 30 persone affette da fibromialgia. Dai primi risultati presentati, è emerso un effettivo miglioramento della condizione di salute per il 90% delle partecipanti. Il miglioramento si è tradotto in riduzione della tensione, riduzione o scomparsa del mal di testa e di altri dolori”
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